MANOVRA PAUSILLI 2012

 

I punti per una reale ed efficace manovra economica salva Italia e mondo

 

·         Un punto importante è quello di far riportare in Italia la maggior parte del lavoro che le nostre aziende hanno portato all’estero, e spesso dopo aver preso fondi pubblici italiani per la riqualificazione dell’azienda e incentivo ad assumere. In questo momento noi stiamo esportando lavoro e importando manodopera: è chiaro che sia necessario un riequilibrio delle parti.

·          Abbattere, e di molto, le aliquote che paga il datore di lavoro per avere un dipendente, e magari in questo momento storico è molto importante dare ad alcune aziende incentivi per nuove assunzioni perché per abbattere il “nero” e per evitare lo sfruttamento dei lavoratori ci devono essere le condizioni giuste (a prescindere da quelle persone disoneste che sfruttano per loro natura e non smetteranno mai). Nel momento in cui si hanno gli strumenti giusti per poter lavorare con serenità, i controlli dovranno essere costanti nel tempo (perché le leggi siano rispettate) e non effettuati in maniera ridicola ed estrema come è successo in questi ultimi giorni: lo Stato, che dovrebbe avere il dovere di controllare la regolarità dei rapporti sociali giorno dopo giorno, ha effettuato dei blitz ridicoli sul lavoro nero ed evasione fiscale come se avesse scoperto l’acqua calda, e per di più in un momento in cui anche chi era onesto si è visto costretto ad evadere per non chiudere la propria attività. Che squallore! Ci vorrebbe qualcuno che punisse lo Stato per non aver fatto il suo dovere di controllore ed aver permesso agli Italiani tutti di arrivare a questo punto, direi, irrecuperabile.

·         Regolarizzare il più possibile la manodopera straniera perché non sia una sleale concorrenza all’Italiano e né un’occasione  di sfruttamento da parte del datore di lavoro, e in questo punto inserirei anche le prostitute che evadono per milioni di euro e che spesso, essendo straniere, portano all’estero i nostri capitali.

·         Un punto ESTREMAMENTE importante per rimettere in moto la macchina della produzione, che ha raggiunto livelli di saturazione, è quella di creare, in brevissimo tempo, una filiera (parallela alla produzione e al consumo dei prodotti) di riciclo di tutti, e dico tutti  i materiali di scarto della società umana. Una cosa fondamentale è che queste attività non siano mai globalizzate e quindi messe in mano a pochi (come le mafie del settore)  che ne farebbero un interesse solo personale. Bisognerebbe realizzare  dei bandi con incentivi per la  realizzazione dei siti adatti allo smaltimento ma soprattutto del RICICLO dei diversi materiali, quindi il ritiro giornaliero dei vari tipi di rifiuti (elettronica, elettrodomestici, plastica, legno, vetro ecc.) direttamente presso le abitazioni con la conseguente separazione delle varie materie nei  depositi e consegna presso le fabbriche che acquisterebbero la nuova materia prima sia da trattare che già trattata. In alcuni Stati si costruiscono le strade con rifiuti trattati con un collante creando un manto resistentissimo e riutilizzabile. E’ inutile dire che questo toglierebbe  il problema dei rifiuti che diventerebbero  una risorsa, un bene, portando tantissimi posti di lavoro e permettendo una fruizione migliore di quei beni che, facendo ormai parte del consumismo più sfrenato, non riusciamo proprio ad utilizzare il più a lungo possibile, come dovrebbe essere.

·         Una spesa inutile che appesantisce il debito  dello Stato è quella degli investimenti militari. Anche perché è chiaro che se ci fosse una guerra probabilmente non faremmo  neanche in tempo a reagire. La cosa inconcepibile che non riesco a giustificare è perché il capo dello Stato quando si verifica un’emergenza (come, per esempio, una catastrofe naturale) non faccia intervenire immediatamente i capi di stato maggiore per organizzare un’azione di soccorso che può avere un tempo di reazione di poche ore (visto che le forze miliari sono sempre pronte per un attacco bellico) via mare, via cielo e via terra con attrezzature e personale tali da poter organizzare strutture abitabili, cucine e relativi alimenti, ospedali da campo completi di medici. Praticamente le tre forze armate sono in grado di intervenire in ogni situazione. Nello stesso modo, quando abbiamo avuto Napoli sommersa dall’immondizia, quanto ci avrebbe messo l’esercito a pulire tutto? 2, 3, forse 4 giorni? Senza far ammalare nessuno ed evitando che si  incendiasse l’immondizia inquinando gravemente l’aria. Le forze armate sono un buco nell’economia dello Stato e la cosa vergognosa è che non vengono utilizzate, lasciando spesso morire le persone perché apparentemente non si è in grado di intervenire nei tempi necessari.

·         Ci sono situazioni assurde, direi quasi limite per colpa della globalizzazione, come per esempio i centri commerciali; mi riferisco in particolare a quello che sta a Fiumicino  che, creando una grossa concentrazione di negozi,  attrae il consumatore allontanandolo dai piccoli negozi della zona, i quali si sono trovati a combattere contro un concorrente sleale e spesso “sporco”. I negozianti di questo centro commerciale pagano delle cifre assurde da “pizzo” mafioso che superano i € 10.000 al mese, più una percentuale sulla vendita. Sono evidentemente in una condizione di estremo disagio e assumono personale solo con contratti brevi e con i costi più bassi possibili per l’attività, la quale, di riflesso, va anche contro i dipendenti stessi. Praticamente dal centro commerciale ci guadagna solo colui che lo gestisce mettendo in difficoltà tutte le attività interne ed esterne e tutti i dipendenti che ci lavorano. E la cosa bella è che lo Stato non dice niente e magari si permette di multare un negoziante perché ha assunto in nero o evaso per  100 euro. Chi ha costruito Parco Leonardo ha una copertura in politica bella solida e questo, purtroppo,  ne è il risultato. Una cosa molto grave purtroppo è il coinvolgimento  della politica nell’economia del paese che vede politici presidenti o vicepresidenti o azionisti di società molto importanti, e ciò va in conflitto, chiaramente, con gli interessi del popolo che dovrebbe essere difeso dal politico e dal suo operato.  Un evento veramente demoralizzante che conferma questa complicità dello Stato o comunque la sua responsabilità reale nei problemi del Paese, è stato quello della macchina ad aria “Eolo”, presentata al Motorshow  nel 2001 con promessa di consegnare le prime vetture nel 2002; i costruttori avevano comunicato il nome del sito e garantito che stavano costruendo la fabbrica in Italia per questa automobile leggera, resistente e economicissima con un gas di scarico equivalente ad aria a circa -20°C (utilizzabile, oltretutto, in estate per il  condizionatore d’aria): un sogno. Dopo qualche mese le persone che si erano prenotate per comprarla hanno cominciato a trovare una certa resistenza da parte dei responsabili ed oggi il sito non c’è più… qualcuno si è evidentemente comprato brevetto e silenzio. Per me lo Stato non è distratto ma complice.  Un’altra dimostrazione di questo la ritroviamo nell’atteggiamento indifferente e impunito nei confronti delle pubblicità che ostentano sempre la velocità e la potenza delle auto con le quali si può esternare la propria competitività e ”sportività”, e caso limite è la nuova Ferrari da strada, con i suoi 750 cv per una velocità massima di 320 chilometri orari. Ma se la legge prevede una velocità massima di 130 chilometri orari, questa non è un’ istigazione a superare i limiti di velocità e quindi a violare il codice della strada? Perché  esiste il reato di istigazione alla prostituzione e non esiste questo? Che tra l’altro include anche l’istigazione alle stragi sulle strade, quindi all’omicidio. Ma d'altronde lo Stato è quello che prima fa ammalare (aggravando la sanità pubblica) e uccide i cittadini con la vendita delle sigarette, per il suo interesse personale, e poi scrive sui pacchetti: “il fumo uccide”. Defunto e coglionato. 
A questo punto, se allo Stato non interessa la nostra salute e quella del pianeta, non si permetta più di dirmi quando e come posso girare in macchina per andare a fare il mio lavoro, essendo io obbligato ad usare il mio mezzo inquinante.  Queste sono quelle cose che ti fanno perdere la fiducia nelle istituzioni e ti dimostrano che fare solo il proprio interesse è una priorità per tutti. Questo lo Stato non lo dovrebbe permettere, quindi è ora che  cambi atteggiamento e abbia finalmente il coraggio di imporre regole e sanzioni sia alle aziende che ai cittadini, affinché si possa dare il via ad un effettivo sviluppo della nostra società.

·         Questo punto è FONDAMENALE ed INTERNAZIONALE:   non si può affrontare un problema come quello della “crisi economica” continuando ad abbassare i prezzi di prodotti e servizi: è la cosa più sbagliata che si possa fare, e non ci vuole un economista per capirlo, perché  abbassare  i prezzi dei prodotti e servizi equivale a:
incrementare il lavoro nero, diminuire la qualità dei prodotti (compresi quelli alimentari), aiutare  tutte le mafie ad introdursi nei vari  mercati, creare disagio ai dipendenti sottopagati.
Bisogna riscoprire i valori  e non solo quelli sentimentali ma quelli materiali che si sono persi ancor di più dei primi; è fondamentale ricominciare a dare il valore ad ogni oggetto per quello che è (nel suo scopo primario),  e per farlo abbiamo bisogno che il valore d’acquisto di tutte le monete mondiali aumenti sensibilmente  per permetterci di comprare prodotti che hanno un determinato valore intrinseco dato dalla  fabbricazione, trasporto, distribuzione e vendita; catena questa fondamentale alla vita del prodotto stesso e che permette a più persone di trarne profitto. Non è vista bene questa catena di guadagno su  un unico prodotto perché ne alza il costo ma è anche l’unico modo per far lavorare più persone possibili in una società complessa e numerosa come la nostra. Internet, la grande evoluzione sociale, ha contribuito allo spezzamento di questa catena facendo controllare una parte di mercato e incrinando pericolosamente quei margini di vendita che permettevano a più persone di lavorare su un prodotto.  E’ evidente che per valorizzare tutto questo la moneta deve fare la sua parte.
La moneta è stata introdotta dall’uomo solo per FAVORIRE i suoi scambi e non esserne sopraffatto come in un horror fantascientifico.

UN GROSSO APPELLO A TUTTE LE NAZIONI: 
ABBATTETE LA “BORSA”.
SERVE SOLO A SVALUTARE AZIENDE E PRODOTTI PER POI ESSERE ACQUISTATI A BASSO COSTO DAGLI STROZZINI DEL GLOBO.

·         Un punto che possiamo attuare tutti e da subito è un buon esame di coscienza per analizzare tutte quelle situazioni in cui noi non siamo onesti con noi stessi e con gli altri, quando non rispettiamo quelle che noi consideriamo piccole e noiose regole ma che servono a far sì che l’evoluta e complessa società umana possa funzionare; e, per quanto i politici siano deprecabili, le leggi e le norme che regolano il funzionamento di un paese, di una città, di una Nazione già esistono: basterebbe rispettarle.
E sicuramente in un Paese più onesto, meno corrotto e rispettoso delle leggi, il mondo politico, che comunque è formato da persone del popolo, avrebbe meno possibilità di comportarsi diversamente dal suo scopo principale e cominciare finalmente a  governare.

·         Attenzione alla globalizzazione: favorisce l’avidità umana, che non deve essere alimentata, bensì ognuno di noi deve imparare a reprimerla e, quanto prima, ad eliminarla completamente.

·         Poi c’è l’ultimo punto, impossibile da attuare a meno che non trascorra molto, molto e molto tempo:                             
migliorare il pensiero umano.

Ah dimenticavo...non fatevi venire in mente, neanche lontanamente, di candidarmi.

 

            Auguri a tutto il genere umano.